La certificazione di regolarità contributiva PA è l’attestazione rilasciata dall’EPAP che attesta la correttezza della posizione amministrativa, ai fini previdenziali, delle Pubbliche Amministrazioni.
Tale certificazione è richiesta dalle stesse Amministrazioni pubbliche o dai privati gestori di servizi pubblici. Dopo l’entrata in vigore della legge 183/2011, la normativa sul rilascio delle certificazioni è stata riformata, trasferendo l’obbligo di ottenere le certificazioni e/o le attestazioni dall’iscritto all’Amministrazione richiedente. Le informazioni sulla regolarità contributiva vengono acquisite d’ufficio dalle Pubbliche Amministrazioni, che sono tenute ad accettare le dichiarazioni sostitutive prodotte dall’iscritto in conformità alla normativa vigente.
La certificazione di regolarità contributiva deve essere richiesta dalle Pubbliche Amministrazioni o dai privati gestori di servizi pubblici. La certificazione di regolarità contributiva rilasciata dall’EPAP su richiesta degli iscritti “privatamente” non può essere utilizzata dalle Pubbliche Amministrazioni o dai Privati Gestori di Servizi Pubblici.
Su richiesta di un Ente Pubblico il professionista può auto-dichiarare di essere iscritto all’Epap (anche per mettere in condizioni l’Ente Pubblico di richiedere all’Epap e non ad un altro Ente, il certificato di regolarità contributiva). Sempre su richiesta dell’Ente Pubblico, il professionista può anche, se vuole, auto-dichiarare la propria regolarità contributiva; solo che questa non può avere valore sostituivo di una certificazione di regolarità contributiva che l’Ente Pubblico, comunque, richiede direttamente all’Epap.
Per le modalità di richiesta della certificazione di regolarità contributiva delle PA si applica la stessa disciplina della Certificazione di Regolarità Contributiva.
Richiesta per i soggetti non censiti nell’indice della P.A. le modalità sono le seguenti: